SCOPERTA SCIOCCANTE IN SLOVENIA: FOIBA CONTENENTE 3200 RESTI UMANI; GLI ORRORI DEI PARTIGIANI COMUNISTI TITINI
Attualità e storia
Di Michael Carbone
Nel silenzio totale dei media europei di sinistra globalista - e nonostante il continuo negazionismo della sinistra, soprattutto in Italia - pochi giorni fa è stata scoperta una nuova foiba nel sud della Slovenia. È una delle più raccapriccianti: al suo interno sono stati rinvenuti 3.200 cadaveri di persone uccise dalla repressione del regime comunista di Tito. La scoperta è stata resa possibile da una massiccia campagna di scavi commissionata tra giugno e ottobre dal governo in questa particolare area, Kocevskij Rog, un altopiano carsico vicino alla città di Kocevje, precisamente nei pressi della Macesnova Gorica. Quest'area è già nota per la sua triste reputazione di ospitare altre foibe che raccontano la storia del regime jugoslavo di Tito. Il sito è il più grande luogo di uccisione di sloveni dopo il 1945, così hanno dichiarato venerdì scorso alla stampa i rappresentanti della commissione governativa slovena che si occupa delle fosse comuni post-1945. Dopo anni di ricerche e preparativi, gli scavi a Macesnova Gorica sono iniziati a maggio e si sono conclusi a ottobre.
Ci sono diversi dettagli che hanno suscitato orrore in questa foiba, che potrebbe essere la più grande fossa comune scoperta finora. I cadaveri mostrerebbero segni di spari, quindi potrebbe trattarsi di una sparatoria di massa. Secondo i primi dettagli, gli scheletri sarebbero stati trovati lungo le pareti della foiba, forse un estremo tentativo di fuga. Gli speleologi hanno poi trovato delle stampelle, un possibile indizio che anche gli invalidi di guerra sono stati gettati nella foiba. Dopo tanto tempo e a causa di una così prolungata esposizione agli elementi, ad oggi non è più possibile procedere all'identificazione degli oltre tremila corpi.
Secondo i ricercatori, le fonti suggeriscono che il massacro avvenuto a Kocevsky Rog può essere collocato nel mese di giugno 1945. La foiba appena scoperta testimonia quindi la repressione e la pulizia etnica attuata da Tito e dai suoi partigiani non solo nei confronti dei cittadini italiani. Si presume che la foiba di Kocevskij Rog contenga 3.200 corpi per lo più di origine slava.
Alla fine della Seconda guerra mondiale, quando il regime comunista di Tito trionfò nell'ex Jugoslavia, gli oppositori al regime di origine slava e croata tentarono un esodo in direzione dell'Austria, ma furono raccolti in un campo nella zona di Klagenfurt. Furono le truppe britanniche stanziate nel Paese a organizzare il loro ritorno in patria, dopo la sconfitta del Terzo Reich. Al loro ritorno in Jugoslavia, tuttavia, gli oppositori furono individuati come presunti collaboratori dei nazisti e di conseguenza condannati a morte. Gli storici stimano che solo tra la primavera e l'autunno del 1945 trovarono la morte tra le 30.000 e le 55.000 persone.
Il presidente dei vescovi sloveni ha dichiarato: “Le vittime di questo orrore vanno ricordate degnamente”
Con 3.000 vittime, la foiba di Macesnova Gorica è il luogo del più grande massacro collettivo finora individuato in Slovenia. Si stima che in totale siano oltre 700 i luoghi in cui i partigiani di Tito hanno ucciso ed infoibato oppure sepolto le loro vittime nel 1945. Il presidente della Conferenza Episcopale slovena, il vescovo Andrej Saje, è stato nei giorni scorsi a visitare la foiba: "sono profondamente sconvolto dagli atti criminali che sono stati qui compiuti ed ho espresso la mia aspettativa che lo Stato e le autorità responsabili garantiscano che tutti coloro che sono stati violentemente assassinati durante e dopo la seconda guerra mondiale ricevano una degna sepoltura e che abbiano un posto nella memoria storica della nazione".
Il silenzio dei media è la cosa più grave. Contando anche che i partigiani italiani furono complici di questi massacri - consiglio la lettura di questo mio articolo - in Italia questa scioccante scoperta viene occultata ancora di più, se non per qualche articoletto di nicchia di qualche testata mainstream pseudosovranista.
Ricordiamo anche che certi "eroi", quelli mitizzati dalla sinistra e da tutti i liberali, sono tutt'altro che dei santi come tale Sandro Pertini, dichiaratamente amico di Tito il massacratore, tant'è che Pertini omaggiò Tito al suo funerale, anche se alcuni fact-checker soliti noti tipo Open dicono che sia una bufala, sta' di fatto che la prova visiva c'è:
Mai dimenticare i carnefici, ma anche i loro complici.
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