SANREMO, IL FESTIVAL DELLA MASSONERIA

 



Attualità  


Di Michael Carbone


Da secoli ormai il popolo è travolto da una frenetica voglia di intrattenimento becero per distrarsi dalle problematiche importanti del momento. Sin dai tempi dell'antica Roma il "panem et circense" (pane e circo) è una prerogativa per il popolo/gregge. Vi è nel "belpaese" una tradizione che va avanti dal dopoguerra nel mese di febbraio, parliamo del festival di Sanremo. Quello che una volta si conosceva come "gara canora" di kermesse oggi è solamente un ignobile spettacolino intrinseco di propaganda woke, globalista e cattocomunista dedito a compiacere gli spettatori medi della RAI che con il suo pizzo chiamato anche "canone" estorce continuamente soldi alla popolazione che come sempre non si oppone in alcun modo. Distrazione di massa allo stato puro. Un paese allo scatafascio come l'Italia, privo di sovranità da quasi 80 anni in una sola settimana dimentica tutti i problemi (povertà, disoccupazione, crisi, tasso di natalità bassissimo, ecc) per concentrarsi a seguire una becera trasmissione televisiva che nulla c'entra con la musica ma bensì è solo intrattenimento becero. Anche se, come vedrete qui di seguito, il festival di Sanremo è una creazione del tutto massonica quantomeno c'è stato un tempo in cui vi era un minimo di qualità, bisogna dare atto anche al fatto che un tempo vi erano artisti che proponevano brani sicuramente memorabili grazie pricipalmente alla loro bravura; avendo passate esperienze da DJ ho buona conoscenza della cultura musicale compresa quella italiana, e posso sicuramente dire che musicalmente parlando la qualità delle canzoni portate in  questo festival è calata di netto da più di 20 anni, si può quindi notare il punto esatto in cui la canzoni proposte smettono di essere almeno un minimo innovative e ben costruite per diventare solo feccia sonora priva di qualsivoglia creatività, volte solo a creare il tormentone idiota del momento, e questo anche grazie ai talent show che hanno ulteriormente messo una pietra tombale su quel poco di buono che restava nella musica italiana. Anche parlando della conduzione di un tempo sicuramente più seria e professionale, basti pensare alle prime edizioni degli anni '50, fino ai primi '90 vi era una decenza essendo che la mentalità era diversa e vi erano  ancora valori di buon costume sicuramente più sani che la società odierna ha distrutto con la sua degenerazione, come si dice, "tutt'altra musica", letteralmente parlando. Oggi ci si ritrova davanti ad una trasmissione in cui viene propaganadata qualsiasi nefandezza woke, si assiste a spettacoli immondi come i battesimi satanici di Achille Lauro oppure a rapporti sessuali simulati in diretta come quello tra Rosa Chemical e Fedez, tutto davanti a famiglie e bambini che sorbiscono tali oscenità che definire da bollino rosso è poco, bensì un governo serio avrebbe fatto chiudere all'istante una immonda trasmissione simile. Si assiste poi a tre ore e mezza di monologo del solito comunista di turno tipo Roberto Benigni pagato dai contribuenti con fior fior di milioni sulla costituzione massonica con tanto di lecceculismo becero. I teatrini del festival e le varie gaffe sono servite nel catturare l'attenzione dello spettatore medio che preso dalla frenesia di seguire il festival si fa contagiare da situazioni imbarazzanti costruite ad arte solo per fare share, difatti basti pensare al famoso finto tentato suicidio nell'edizione del '95 condotta dal democristiano Pippo Baudo e recentemente decorato dal presidente della Repubblica delle Banane con il titolo paramassonico di Cavaliere di Gran Croce per il servizio svolto in RAI per 50 anni da portavoce dei vari governi e  servo intrattenitore del "panem et circense" della Repubblica massonica. 


                                       Baudo nominato Cavaliere di Gran Croce, assieme a lui
                                       altri personaggi del mondo dello spettacolo come
                                       Renzo Arbore, il defunto massone Piero Angela, 
                                       Roberto Bolle, ecc.

Sempre parlando di teatrini costruiti ad arte vi sono quelli più recenti come la celebre lite tra Morgan e Bugo, o i fiori lanciati sul palcoscenico dal cantantucolo Blanco oppure tornando indietro di qualche annetto ci viene in mente la famosa farfallina di Belen, tatuaggio vicino alle parti intime che mostrava tranquillamente al pubblico in prima serata con fare da film a luci rosse:




Quello della farfalla è un simbolo a noi già noto in quanto richiama il famoso progetto Monarch adottato dalla CIA, evoluzione ben peggiore dell'ancora più noto MK-ULTRA. Essendo l'Itali una colonia del Deep State democratico a stelle e strisce queste simbologie come quella monarch vengono spesso adottate, difatti la farfalla utilizzata spesso nel mondo occulto ed esoterico rappresenta la dualità, la doppi personalità, quella che si manifesta in ua persona quasi posseduta in un certo senso; lo scopo del Monarch è proprio quello di creare identità diverse negli individui al fine di manipolarli più facilmente. Tra l'altro la farfalla è presente anche nel vecchio simbolo della RAI, quindi cosa c'è di meglio che usare un simbolo di indottrinamento per la principale emittente radiotelevisiva del paese?



E secondo voi cosa hanno richiamato simbolicamente parlando la scenografia e il logo del festival del 2024? Una bella farfalla: 






Simbolismo della scenografia del festival 2025. Cosa mai rappresenteranno quelle due colonne? Forse le Jachin e Boaz, ovvero le colonne del tempio di Salomone a cui oggi la massoneria Ebraica cabalistica talmudica fa riferimento? E al centro di queste abbiamo una grande porta, ovvero quella di un tempo? Nel 2025 il festival massonico vuole percaso farci notare che il terzo tempio (ovvero Astana con la sua Religione Unica) è vicino?




 
La scenografia dell'edizione 2023 invece ricorda molto un occhio onnivegente





Scenografia del 2020 con le sembianze della testa di un caprone (anche rappresentazione del Bafometto)




  Il battesimo satanico di Achille Lauro nel 2020 inaugura la nuova era del festival nonché degli Illuminati 



       sempre Achille Lauro e il sinistrato Fiorello vestito
  da Cristo Nero, una rappresntazione blsfema di Gesù  in versione anticristica con tanto di corona di spine 


Fiorello mostra le corna in un intervento al TG


Il "simpaticissimo" Fiorello prende in giro i no vax e coloro che hanno ricevuto effetti avversi per il siero sperimentale


                                            Sempre Achille Lauro, altra blasfemia


La "comica" e imitatrice Virginia Raffaele in questo sketch demenziale al festival del 2019 invoca Satana a sfottò verso i "complottisti" che parlano dei messaggi subliminali nelle canzoni alla rovescia, bè, se si ironizza il fondo di verità c'è 




  Il satanista sinistrato Piero Pelù sul palco dell'Ariston


   Emma Marrone che sul palco dell'Ariston sfoggia
 il simbolo femmista new age che mima una vagina, anche simbolo degli Illuminati somigliante alla piramide


Lo stesso simbolismo ricalcato nell'edizione 2024 da un'altra cantante sinistrata idola dei bimbiminchia tale "Bigmama"




 Gianni Morandi nell'edizione del 2023 mostra le corna,  con accanto il conduttore Amadeus e l'influencer marionetta Chiara Ferragni utilizzata per attirare i giovani a seguire il festival



   il cantante Ultimo che nell'edizione del 2023 mostra simbologia satanica: 
durante la sua esibizione imita la postura della mano del Baphomet. Il titolo stesso della sua canzone ovvero Alba  potrebbe essere un riferimento alla Stella del Mattino, Lucifero. In questa esibizione Ultimo indossa anche un braccialetto rosso, simbolo cabalistico oltre che satanico. I Cabalisti sono detti Custodi del Patto e praticano la mistica ebraica (sionista e talmudica) annessa al satanismo. Il loro scopo è lo Yom Kippur, un rito in cui viene lodato proprio un capro. Guardacaso una serie molto celebre della RAI andata in onda fino a pochi anni fa è Braccialetti Rossi: 




                                                                  

Ma non finisce qui...



La collana indossata dalla Ferragni durante l'ultima serata dell'edizione del 2023


  depravazione e perversione in diretta TV




Nel videoclip del brano portato da Fedez nell'edizione del 2025 vediamo un bel sigillo di Salomone. Altra simbologia cabalistica. 




anche Elodie e Emma Marrone fanno un po' di propaganda degenerata per la LGBT



 Il dir poco imbarazzante "ballo del qua qua" nel 2024, rito di umiliazione per John Travolta, membro di Scientology e ora messo da parte dagli Illuminati come altre celebrità di HELLWOOD?



Il brano di Angelina Mango, vincitrice del festival del 2024, assieme al videoclip non hanno bisogno di commenti. Blasfemia, satanismo e testo ricco di riferimenti a questi  (le "notti bruciate" cosa saranno? Sacrifici umani, in guerra forse?)



Torniamo un attimo alle scenografie del festival nel corso degli anni:



                                           il festival del 1982, la scenografia è composta da piramidi 


Scenografia del 1994 con le sembianze di un pavone, nel mondo esoterico difatti il pavone simbologgia rinascita e bellezza



Festival del 2010, quel cerchio nella scenografia ricorda gli anelli di Saturno, simbologia che fa riferimento al culto di Saturno forse? Guardacaso ci si avvicinava al 2012 il quale secondo il calendario Maya e Atzeco rappresentava l'inizio della nuova era così come per gli Illuminati che spesso adottano le simbologie di questi antichi popoli pagani, il culto di Saturno è legato alle eclissi solari e i Maya/Atzechi praticavano sacrifici umani durante queste.



Ingresso del teatro Ariston nel 2018 in occasione della sessantottesima edizione del festival, un arcobaleno, simbolo occulto creato da Madame Blavatsky fondatrice della Società Teosofica, arcobaleno utilizzato dai movimenti di sinistra woke new age e globalista a partire proprio dal '68, essendo quella in foto la sessantottesima edizionequesto arcobaleno  sarà mica un riferimento al '68?



                 Altre piramidi, edizione del 2001



La canzone vincitrice del Festival del 2001 interpretata da Elisa e scritta da Zucchero. Il testo è ricco di simbolismi esoterici. Il ritornello fa riferimento a numerosi dettagli massonico-esoterici e luciferini: si parla di "lacrima" (quindi correlata chiaramente all'occhio, occhio Onniveggente/di Horus); "come un sole e una stella" (il sole è utilizzato spesso dagli Illuminati nei culti neo pagani o comunque luciferini, si pensi al Sole Nero, o ai vari dei pagani come Cheope e la sua barca che trasporta il sole secondo la credenza Egizia, poi il dio greco Elio appunto Dio del sole, oppure il motto "sol Invictus" utilizzato dagli antichi romani; la stella invece è molto utilizzata nell'esoterismo, può rappresenta la stella pentagonale satanica, o la stella del mattino ovvero Lucifero, la stella è utilizzata anche come simbolo classico socialista/comunista essendo appunto il socialismo una creazione degli Illuminati): "luce che cade degli occhi" ("luce" può essere un riferimento a lucifero, e ancora una volta si parla degli occhi); "sui tramonti della mia terra" (la terra dell'autore Zucchero è l'Emilia-Romagna regione dove i culti satanici ed esoterici sono all'ordine del giorno), "la luna mi parla di te" (luna anch'essa importante per gli Illuminati, si pensi alla luna di sangue/luna rossa celebrata dagli Atzechi, dagli Inca e dai Maya, si pensi alle festività lunari come la festa di metà autunno cinese, anche quella festività esoterica, anche la Notte di Walpurga del 1° maggio celebra la luce lunare). Insomma queste canzoni hanno un preciso significato occulto. 


                                       Nel 2019 invece una canzone che denunciava la pedofilia venne esclusa dal festival, forse dava fastidio ai vertici RAI?


       Bè, come darle torto.



Se le evidenti connessioni tra il festival ed il mondo esoterico mostrate in precedenza  non vi bastassero per convincervi del fatto che questo festival sia chiaramente uno spettacolino di pura distrazione di massa messo in piedi dalla massoneria allora ascoltate cosa dice l'attuale Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia Stefano Bisi in questa intervista: 




"il festival è stato fondato da un fratello", anche se non fa il nome Bisi si rifersice ad Angelo  Nicola Amato, nel 1951 direttore del casinò di Sanremo, anche se in rete non si reperiscono informazioni in merito pare che fosse un massone del GOI visto che Bisi lo accenna.
Sempre in questo video Bisi nomina anche Mario Calvino, padre del partigiano Italo Calvino, massone del GOI e anch'esso una figura importante per la città ligure tanto che vi è una via ad esso dedicata sul lungomare.


La massoneria si incontra spesso ogni anno a Sanremo, in questo articolo ormai scomparso ma di cui ho salavato lo screenshot risalente al 2016 vediamo l'incontro tra Bisi e il Gran Maestro della Gran Loggia D'Italia in procinto di commemorare il settantesimo anniversario della costituzione massonica.






Nel 2020 la loggia del GOI di Sanremo donò dei ventilatori polmonari avvallando la farsa dell'emergenza pandemica. 


Invece in questo articolo qui evidenziato risalente allo scorso dicembre 2023 si parla di un incontro che ci fu con un avvocato massone del GOI proprio a Sanremo dove questo presentò il suo libro sulla storia della massoneria ligure, citando l'articolo:

"Nella miriade di saggi e articoli su Italo Calvino pubblicati nel centenario della sua nascita è rimasta per ora in ombra la sua “attenzione” per la massoneria. Eppure l'Ordine liberomuratòrio è stato centrale nella vita, nella memoria, nell'opera e, si può dire, nei tormenti dell'autore dell'autobiografico La strada di San Giovanni. Giunge quindi in buon punto il libro di Luca Fucini La Massoneria nel Ponente Ligure. I Persistenti di Ventimiglia: 1866, con importanti “messe a fuoco” sulla secolare “scomunica” dei massoni da parte della Chiesa cattolica e sui loro rapporti con lo Stato. L'autore ha, tra molti, due pregi sempre più rari: la ricerca dei documenti d'archivio sui quali costruire il “racconto” e la visione della Massoneria qual essa è, un Universo che non si lascia ingabbiare in confini statuali. Nei volumi e saggi di Fucini le logge liguri emergono quale crogiolo di molteplici apporti. Anzitutto furono (come anche oggi sono) intreccio tra Italia e Francia. Le relazioni fraterne hanno retto allo spostamento dei confini politici e dei conseguenti usi linguistici imposti dall'amministrazione pubblica. Ne è sintesi il vissuto di Giuseppe Garibaldi, il nizzardo che il 4 luglio 1807 nacque suddito dell'Impero francese, fu uomo di mare sin da ragazzo, navigò sino al Mar Nero, circumnavigò il globo, divenne il “primo massone d'Italia”, si arroccò nell'isola di Caprera e per la sua salma chiese, invano, la pira omerica. Fucini documenta che i Calvino furono della stessa tempra di Garibaldi, a cominciare da GioBernardo, detto “italianissimo”, nonno di Italo e di Floriano, e fa comprendere che è impossibile scrivere la storia vera della Liguria, come dell'Italia e dei suoi rapporti con l'Europa, senza esplorare il mondo delle Logge massoniche".

Come appunto viene spiegato nell'articolo sopracitato la Liguria è anche la patria di Garibaldi essendo che, prima dell'unità d'Italia massonica del 1861 a cui esso partecipò da generale della massoneria internazionale, degli Illuminati, dei Rothschild e dei gesuiti Nizza era ancora terra ligure, poi divenne francese.
Quindi Nizza ha fatto da sempre parte della Liguria sotto l'Impero Romano, nel Regno longobardo e nel Regno d'Italia, il quale fu incluso nell'Impero carolingio prima e nel Sacro Romano Impero poi. Fra il XIII e il XIV secolo cadde più volte sotto il dominio dei conti di Provenza, ma riguadagnò presto l'autonomia per entrare a far parte della Contea di Savoia nel 1388, con la dedizione di Nizza alla Savoia. Nel 1860, un anno prima dell'unità d'Italia, Nizza fu annessa alla Francia. Sanremo invece riuscì a non finire nelle mani dei francesi.
Nizza si trova a 50 km circa da Sanremo, un'ora di macchina in pratica. Quindi il fatto che in Liguria sia così tanto radicata la massoneria, in particolare quella del GOI è dovuta anche al fatto che è la patria del gran maestro dei gran maestri della massoneria italiana quindi Giuseppe Garibaldi. 

Oltre al GOI e alla Gran Loggia D'Italia a Sanremo è anche presente il Cavalierato di Malta, insomma come abbiamo ben visto la massoneria a Sanremo è ben radicata, saranno coincidenze quindi che il festival sia così tanto ostentato dal sistema e ricco di simbologie oltre che di propaganda?

Sanremo è anche conosciuta come la città italiana dei fiori. I fiori difatti rappresentano la vita, la prosperità, la fertilità, la rinascita, quindi sicuramente non un significato negativo, anzi, ma ciò può essere interpretato anche in chiave esoterica, si pensi ad esempio a Demetra, la dea pagana della fertilità, lodata dai greci e poi dai romani, e bene, indovinate un po' come si chiama il servizio per la tutela del verde (che si occupa anche quindi di mantenere fertili e puliti i giardini, l'erba, i prati e i fiori) di Sanremo? Ebbene sì, Demetra.


 
          Il cantante Irama in gara nell'edizione del festival del 2022, una attrice di nome DEMETRA introdusse la sua canzone (Sanremo=città dei fiori>fiori=fertilità>Demetra=dea della fertilità) con una farfalla monarch come emoji in questo post.

Il fiore simbolo di Sanremo è il ranuncolo, fiore proveniente originariamente dall'Asia,  una delle specie oggi più apprezzate, giunse in Europa durante il periodo delle Crociate a cavallo tra il XII e il XII secolo. Vennero introdotti in Francia da Luigi IX di ritorno dalla Terra Santa. Furono utilizzati, però, solo nel XVII secolo come fiori per adornare case e aiuole.
La tradizione vuole che i Ranuncoli siano il simbolo del dono di Gesù a sua madre la Madonna: il figlio trasformò le stelle in fiori proprio per donarle in segno di affetto alla madre. Si usa infatti decorare con i Ranuncoli gli altari e le zone sacre durante la settimana Santa. Il fascino di questi fiori li associa ad una bellezza malinconica, languida, ammalianti con la loro lucentezza che riflette il sole.
Quindi si pensa ad un significato benevolo essendo che il ranuncolo è utilizzato anche nella cultura cristiana, anche se non è proprio così visto che la maggioranza dei culti Mariani sono creazioni dei gesuiti ed essendo eretici sono quindi scientisti e in questa interpretazione dei ranuncolo ci vediamo anche la simbologia del sole, quindi un rifarsi alle costellazioni, insomma, questa interpretazione del ranuncolo non c'entra realmente nulla col vero cristianesimo o col vero culto cattolico romano.


Amadeus col sindaco di Sanremo Alberto Bianchieri si dà fotografare davanti ai Ranuncoli

Ai cantanti che si esibiscono quasi ogni anno vengono anche consegnati dei ranuncoli, quasi come un'iniziazione, qui vediamo i Maneskin, i nuovi idoli rock satanisti imposti dall'elite 

Quest'anno 2024 invece ad una ventina di giorni dall'inizio del festival si tiene un evento al Palafiori di Sanremo in cui si terrà un convegno della Scholas Occurrentes, la fondazione del gesuita Bergoglio, un movimento globale (e anche globalista e marxista) he si occupa di tutelare i giovani e i loro talenti. 


In questo convegno (come spiegato in questo  articolo) il Papocchio consegnerà la targa "benedetta" e l'ulivo, utilizzato anche come simbolo dai gesuiti nonché simbolo anche di iniziazione della massoneria di Rito Scozzese di cui i gesuiti sono fondatori. Questa targa e l'ulivo verranno consegnati ad alcune giovani promesse e talenti musicali ovviamente. 
Nell'immagine dell'articolo vediamo un incontro della Scholae che ci fu a Roma nel 2022 con la consegna dell'ulivo a Bono degli U2, celebre anche per essere membro ed esponente del World Economic Forum nonché un sinistrato. 
Insomma, le premesse quest'anno sono proprio buone.



Inoltre viene in mente anche il caso di Luigi Tenco, celebre cantautore che venne ritrovato morto il 27 (per gli Illuminati numero che indica completezza e compimento) gennaio del '67 nella sua stanza d'albergo a Sanremo dopo essersi essibito alla finale del festival, ciò che ci è stato spacciato per suicidio in realtà ricorda molto un delitto a sfondo sacrificale ben studiato, vi suggerisco la lettura di questo articolo che vi link in basso:
Vi suggerisco anche la visione di questo video in merito all'argomento:






Giunti alla conclusione di questa analisi semplice e chiara sul festival della massoneria italiana è evidente come tale evento sia meticolosamente progettato per il lavaggio cerebrale e per la distrazione di massa, imposto in modo incessante ovunque tra TV, radio, giornali e social, uno spettacolo di infima qualità musicale (se si possono definire canzoni quegli obbrobri canori che vengono nei recenti anni proposti) che però riesce benissimo nel piano di tenere mentalmente occupato l'italiano medio e distrarlo dalle problematiche quotidiane, così comi il calcio panem et circense vale anche per questo spettacolino. Il perfetto prototipo di spettacolo per l'indottrinamento di massa. Questo spettacolino è tutto tranne che musica, tutto l'opposto dell'arte. Perchè Sanremo è Sanremo, ovvero:


"...un inutile spettacolo canoro perfetto per la tv; o meglio un demenziale varietà televisivo, in cui quattro scalzacani travestiti da artisti, fanno da balia a grotteschi presentatori, ridicoli direttori artistici e a damigelle insignificanti. Ancor peggio vedere giornalisti prezzolati, sportivi ed attori del momento, rimpinguare il proprio portafoglio. Non è certamente un'iniziativa il cui scopo principale sia parlare di musica, questi parlano del contorno tiepido e insipido che trema intorno al piatto nel quale gli altri gozzovigliano come corvi affamati. Son periodi difficili per la cultura, di questi tempi. Stiamo vivendo una sorta di oscurantismo culturale che sta facendo precipitare la nostra società in derive inquietanti. Eppure la cultura non è argomento da sottovalutare, e nemmeno da minimizzare, perchè da essa dipende l’emancipazione sociale di un popolo. Purtroppo, proprio chi è preposto, a livello istituzionale, a promuovere, sostenere e preservare la cultura, pecca di latitanza, o ancor peggio di superficialità. Anzi, in taluni casi sono proprio le istituzioni ad essere artefici del degrado culturale che ci pervade in questo periodo. Sempre più spesso non sono neanche cattivi, ma incapaci. E persistono nell'idea di essere nel giusto".
Franco Battiato.




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