TITANIC: L'OMBRA DEI ROTHSCHILD (E NON SOLO) DIETRO ALLA TRAGEDIA
Storia
Di Michael Carbone
Se c'è una cosa che abbiamo imparato è che dietro alla grandi tragedie o "pure e semplici disgrazie" come vengono spesso definite vi sono dei secondi fini, spesso voluti da qualcuno in cima alla Cupola. Potremmo parlare del 9/11 come di tanti altri casi simili. Uno di questi riguarda quella che è tutt'oggi la nave da crociera più celebre della storia, che pur essendo ormai soltanto un relitto nelle profondità dell'oceano Atlantico continua a far discutere, suscitare interesse a livello internazionale e cattura l'attenzione di ingegneri, esperti di nautica e navigazione e ricercatori storici indipendenti e non (anche se coloro non indipendenti di certo non racconteranno mai i fatti veri e propri), ovvero il leggendario RMS Titanic, la nave "inaffondabile" protagonista di uno dei più tragici e tristi eventi della storia (di cui oggi, 14 Aprile, ricorre il 110° anniversario), un naufragio che ancora oggi, dalle dinamiche raccontate dalla "teoria ufficiale" risulta misterioso e irrisolto. Possibile che un tale colosso, un gioiello dell'ingegneria navale dei primi del '900 potesse fare una fine del genere? Possibile che le dinamiche dell'incidente con l'iceberg siano del tutto veritiere? Possibile che magari, tra tutti gli aristocratici, nobili e famiglie ricche dell'epoca che si imbarcarono su quel grande transatlantico ci fosse qualcuno che, diretto a New York, trasportasse documenti segreti o addirittura qualche scandalo che avrebbe potuto probabilmente affossare qualche banchiere? Fantasie deliranti, teorie del gombloddoh? Certo, i film blockbuster hollywoodiani pluripremiati possono dare un minimo (e dico un minimo) l'idea di ciò che accadde, ma c'è una cosa che abbiamo imparato (come detto all'inizio) è che la storia ha più lati nascosti che spesso e volentieri riescono man mano a venire alla luce.
(Faccio una premessa: ovviamente non dico di prendere ciò che riporterò in seguito come "verità assoluta". Come al solito però vi lascio con dei dubbi e delle riflessioni).
Titanic, direzione Federal Reserve?
Il 14 Aprile del 1912 alle ore 2:30 circa del mattino affonda il Titanic. In una notte senza luna si è consumata una storia che è stata scritta 14 anni prima da Morgan Robertson, precisamente nel 1898, in un libro in cui si narra l’affondamento di un transatlantico che si scontra contro un iceberg. Il suo primo nome era "Futility", cambiato poi in "The Wreck of the Titan" e descrive con dovizia di particolare una nave in tutto e per tutto simile al Titanic, sia come peso che come capacità, come lunghezza e struttura interna, destinato ad affondare nella stessa data, alla sua prima traversata, mietendo centinaia di vittime ad eccezione dei pochi a cui erano destinate la scialuppe di salvataggio.
La storia in realtà è molto più assurda di quanto si pensi, perché se per molto tempo si è parlato di una vera truffa alle compagnie di assicurazione messa in piedi dai costruttori e progettisti del Titanic, oggi possiamo dire che questo disastro si intreccia con il segreto della Federal Reserve. Il Titanic doveva affondare perché con esso sarebbe andato negli abissi anche il segreto della Federal Reserve e coloro che avrebbero voluto impedire che i banchieri capitalisti si riunissero per appropriarsi del sistema monetario e soggiogare così gli Stati nazionali.
Torniamo al1910, quando sette uomini, i banchieri più potenti del mondo, si incontrarono sull’Isola di Jekyll per progettare la costituzione della Federal Reserve Bank. Nelson Aldrich e Frank Valderclip rappresentavano l’impero finanziario dei Rockefeller, Enric Davidson, Charles Norton e Benjamin Strong rappresentavano J.P. Morgan, Paul Warberg rappresentava i Rothschilds, la dinastia Tecnica bancaria dell'Europa, che erano anche gli agenti tecnici bancari del Vaticano in quanto gestivano la ricchezza della Chiesa Cattolica.
La Club House della Jekyll Island in Georgia.
Le famiglie Morgan, Rothschild e Rockefeller erano delle famiglie tra di loro concorrenti ma si accordarono per costruire il cartello tecnico bancario e nazionale definito il "Sistema della Federal Reserve", adescano con una tale facilità e con i soldi facili gli uomini allora al governo. Volevano infatti creare il cartello sull’emissione e controllo della moneta, come carte valori rilasciate a fronte del deposito di oro e argento, estendendo alle riserve auree nazionali ciò che già facevano privatamente in quanto banchieri e finanziatori delle grandi compagnie industriali. Successivamente si sarebbero impadroniti di questi depositi annullando la convertibilità e mettendo in circolazione moneta che non avesse una reale riserva alla base.
Esistevano fino al 1912 i “dollari oro” e i “dollari argento”, la valuta di un Dollaro d’Argento dava diritto al riscatto del deposito di un’oncia d’argento presso il Tesoro degli Stati Uniti, mentre i "Dieci Dollari" d’Oro, mezza oncia di metallo giallo.
Giungeneo alla fine del 1913 il governo degli Stati Uniti allora guidato dal democratico Thomas Woodrow Wilson emise il decreto con cui fu ufficializzato l'Atto di costituzione della Federal Reserve, sottraendo il potere di pubblicare moneta al Tesoro degli Stati Uniti per conferirlo alle banche private che avevano dato vita, nel 1910, ad una vera e propria Banca Centrale. Nel 1914, la Banca di Londra eliminò la convertibilità delle valute con l’oro dopo che la Gran Bretagna prese parte alla Prima Guerra Mondiale, sulla spinta dei Rothschild.
Tra i sette banchieri riuniti sull’isola di Jekyll, tre tra i più potenti erano contrari alla costituzione di un cartello che avrebbe portato alla cancellazione del sistema monetario basato sulla convertibilità, e volevano conservare un sistema monetario flessibile, che avrebbe dato vita ad una moneta a credito dello Stato. Benjamin Guggenheim, Isa Strauss e John Jacob Astor erano indiscutibilmente gli uomini più ricchi del mondo e volevano usare la loro ricchezza e il loro potere per opporsi alla I Guerra mondiale.
I Banchieri dunque, per realizzare la Federal Reserve e poi combattere una guerra mondiale per indebitare gli Stati e appropriarsi della loro ricchezza, dovevano eliminare questo insormontabile ostacolo e per farlo forse hanno utilizzato uno dei mezzi più assurdi concepibili dall’uomo.
Guggenheim, Strauss e Astor erano infatti i passeggeri più illustri del Titanic, la nave che stava costruendo la White Star Lines, in un cantiere navale di Belfast, poi acquisita da Morgan che ordinò la costruzione di un palazzo lussuoso galleggiante e non di un semplice transatlantico.
Il Capitano del Titanic era Edward Smith, che la mattina della partenza della nave, ricevette l’ordine di affondare il Titanic, di trascinare negli abissi tutti e nascondere ogni prova.
Il capitano Edward Smith.
Il Capitano Smith aveva navigato sulle acque del Nord Atlantico per oltre 26 anni, era il capitano più esperto del mondo per la navigazione in quelle acque polari, ma durante la navigazione spinse ad una velocità di 22 nodi tra la nebbia il transatlantico che si andò così a scontrare con un enorme iceberg. Intenzionalmente la nave fu dotata di poche scialuppe, proprio per portare in salvo solo pochi, e lasciar morire la gente più umile e povera. Tra le centinaia di persone dei certi più bassi persero la vita anche gli uomini più ricchi del mondo, e così ogni speranza di boicottaggio della Federal Reserve.
Ironia della sorte, il Titanic conserva ancora il grande tesoro dei dollari d’argento e d’oro, che non erano delle monete debito ma la prova di un accordo equo tra controparti ritenute uguali, di una promessa solenne dell'emittente che, all’esibizione di questa ricevuta rimborsava una somma uguale di metallo prezioso, in virtù di una prassi finanziaria etica e trasparente della Banca e del Governo.
Il 14 Aprile 1912 il Titanic affondò, e nel dicembre del 1913, il Sistema della Federal Reserve venne istituito definitivamente dal governo degli Stati Uniti come sistema monetario ufficiale. Andando avanti di qualche decennio le dinamiche sono rimaste le stesse, difatti l’11 Settembre può essere considerato come il moderno Titanic, l'evento traumatico che porterà a cambiare il sistema economico. La verità è stata tuttavia occultata e poi romanzata in un delirio di amore e di scenografia, per impedire che venisse sdoganata, che venisse rimessa in discussione dinanzi all’opinione pubblica.
Fonti:
The Wreck of the Titan di Morgan Robertson:






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